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Sospese le manifestazioni, gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura, compresi quelli cinematografici e teatrali, svolti in luoghi pubblici e privati; sospese le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali simili; chiuse piscine, palestre e centri di benessere nel territorio comunale; chiusi i Centri aggregativi gestiti dal Comune, in quanto i locali non consentono di garantire la distanza minima di sicurezza indicata dal DPCM del 4 marzo ed in quanto frequentati anche da utenza ultrasessantacinquenne; chiusi al pubblico gli Uffici Comunali, ad eccezione di quelli attinenti a servizi pubblici essenziali (anagrafe per il rilascio dei certificati); per tutti gli altri uffici il ricevimento può essere svolto, previo appuntamento telefonico, ai numeri che pubblicati sul sito istituzionale del Comune di Capo d'Orlando, al fine di garantire un corretto scaglionamento dell'utenza. Sono i contenuti principali dell'ordinanza firmata dal Sindaco Franco Ingrillì che fa riferimento sia ai Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 e dell'8 marzo, sia all'ordinanza del Presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che contengono le misure urgenti per contenere l’emergenza epidemiologica da COVID-19. L'ordinanza del Sindaco Ingrillì ribadisce l'obbligo per i cittadini e i turisti provenienti o transitati in zone a rischio epidemiologico, nonchè nei territori della regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell'Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Venezia, di comunicare il loro arrivo al Comune di Capo d’Orlando (Tel.0941/901030), al dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria provinciale di S. Agata Militello, nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra con obbligo di osservare la permanenza domiciliare con isolamento fiduciario per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere reperibile per ogni eventuale attività di sorveglianza. Sospesi anche gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato. L’inosservanza di tutte le disposizioni prevede sanzioni penali e amministrative con multe fino a 500 euro. Tutti gli esercizi commerciali sono chiamati a garantire l'adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro tra i visitatori. Con un'altra ordinanza, sono stati sospesi fino al 3 aprile i mercati settimanali del giovedì e il mercato del contadino del lunedì. Si ricorda che la Regione Siciliana ha predisposto il numero verde gratuito 800458787 per assicurare ogni assistenza utile alla cittadinanza nell'ambito dell'emergenza Coronavirus.

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Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci ha firmato un'ordinanza, la n. 3 dell’8 marzo 2020, con cui recepisce il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri firmato ieri sera per contrastare la diffusione del nuovo coronavirus.
Con lo stesso provvedimento, in aggiunta alle disposizioni contenute dal DPCM, il governatore siciliano obbliga “i concessionari di servizi di trasporto aereo, ferroviario e navale di acquisire e mettere a disposizione delle forze dell’ordine e del Coordinamento per le attività necessarie per il contenimento della diffusione del COVID-19 della Presidenza della Regione Siciliana, dei Comuni e delle ASP competenti per territorio, i nominativi dei viaggiatori, relativamente alle provenienze dalla Regione Lombardia e dalle province di Province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini; Pesaro e Urbino; Venezia, Padova, Treviso; Asti e Alessandria, con destinazione aeroporti, porti e stazioni ferroviarie della Regione Siciliana”. Inoltre, chiunque provenga o abbia transitato dalle zone rosse deve comunicarlo al Comune, al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra” e ha l’obbligo “di osservare l’isolamento fiduciario domiciliare per 14 giorni dall’arrivo con divieto di contatti sociali, di osservare il divieto di spostamento e di viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza”. Nell’ordinanza, Musumeci ha poi disposto la chiusura di piscine, palestre e centri benessere.

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Il Sindaco di Capo d'Orlando Franco Ingrillì ha tenuto stamattina un incontro operativo con l'intera Giunta Comunale, il Presidente del Consiglio, i Vigili Urbani e il Responsabile della Protezione Civile Comunale per programmare gli interventi da attuare sul territorio comunale alla luce del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri firmato ieri sera che individua nuove zone rosse nel Nord Italia per contenere la diffusione dell'epidemia del nuovo coronavirus.
In considerazione del nuovo flusso di persone provenienti dalla Lombardia e dalle 11 province di Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Marche individuate dal DPCM come zona rossa, è stato deciso di effettuare dei controlli ai passeggeri in arrivo alla stazione ferroviaria di Capo d'Orlando. Infatti tutti coloro che provengono dalle aree individuate hanno l'obbligo di andare in isolamento.
“Di fronte a questo scenario dobbiamo appellarci fortemente al senso di responsabilità di ciascuno - afferma il Sindaco Ingrillì – il bene di tutti passa dai comportamenti di ciascuno di noi. Non dobbiamo consentire al virus di diffondersi in modo veloce per evitare che il sistema sanitario si collassi e sappiamo bene, purtroppo , che la qualità dei servizi sanitari della Sicilia e del Sud in generale, non si avvicina a quella delle Regioni del Nord”.
Da qui l'appello del Sindaco Ingrillì a dissuadere parenti, amici e conoscenti che risiedono fuori dalla Sicilia dai propositi di rientrare nella nostra Regione.
Inoltre, i gestori di locali pubblici sono invitati nuovamente a rispettare le disposizioni del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo che, tra l'altro, sospende fino al 3 aprile tutti gli avvenimenti, pubblici e privati. In particolare, si chiede ai titolari di bar, ristoranti e luoghi di ritrovo, a far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro: “Questa è una battaglia che si vince insieme”.

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Il Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo finalizzato a contenere la diffusione dell'epidemia del nuovo coronavirus e la circolare del Ministero dell'Interno del 5 marzo, tra l'altro, sospendono fino al 3 aprile tutti gli avvenimenti, pubblici e privati, che prevedono un affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.
A tal proposito, il Commissariato di Polizia di Capo d'Orlando ha inoltrato una nota con cui chiede al Sindaco Franco Ingrillì di invitare i gestori di locali pubblici di evitare servizi quali filodiffusione o intrattenimenti simili che servono a richiamare ulteriori avventori.

 

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Secondo quanto disposto dal recente Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri finalizzato a contenere la diffusione dell'epidemia del nuovo coronavirus che, tra l'altro, sospende tutte le manifestazioni pubbliche e private che prevedono affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro, è stato rinviato lo spettacolo inserito nel cartellone della rassegna di Capo d'Orlando Theater “One Two Man Show” con Pino Insegno e Federico Perrotta previsto per il prossimo 18 marzo. La data di recupero dello spettacolo verrà comunicata successivamente.
Allo stesso modo è stato rinviato a data da definire l'evento finale del progetto “Metti in scena l’italiano”, cofinanziato dall’Unione Europea, Programma Operativo Nazionale Legalità 2014-2020 – FSE/FESR, con il Comune di Capo d’Orlando capofila. La manifestazione conclusiva era programmata per mercoledì 12 marzo al teatro Rosso di San Secondo.
Il progetto ha coinvolto Comuni, Istituti Comprensivi, Associazioni e imprese del territorio provinciale e proponeva l’apprendimento della lingua italiana come strumento di integrazione e inclusione sociale per le persone che provengono dal di fuori dell’Unione Europea.

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